Leggere il brano seguente e rispondere, quindi, ai quesiti riportati alla fine del testo
Il Caso: può il Capo dello Stato rinviare una legge a Camere sciolte
Durante la presidenza Cossiga, alcuni rinvii sono intervenuti a Camere sciolte con l’avvertenza espressa nel messaggio presidenziale di rinvio, che solo le nuove Camere avrebbero dovuto procedere al riesame delle leggi rinviate.
In una situazione di normalità, il messaggio di rinvio riavvia il procedimento legislativo e consente al Parlamento di tenere conto dei rilievi mossi dal Capo dello Stato e, eventualmente, di riapprovare la legge nel medesimo testo rendendo la promulgazione obbligatoria.
Nell’ipotesi nella quale il Presidente abbia già provveduto allo scioglimento delle Camere, si pone il problema di stabilire se un rinvio presidenziale di leggi già approvate sia legittimo e se il Parlamento ormai sciolto possa legittimamente riconvocarsi per discutere i rinvii presidenziali. Si comprende che, ove si ritenesse che le Camere sciolte non possono riconvocarsi per discutere dei rinvii presidenziali ed eventualmente riapprovare le leggi rinviate, ciò equivarrebbe di fatto a trasformare il potere di rinvio presidenziale da veto sospensivo in veto assoluto. Questa era la tesi sostenuta dallo stesso Presidente della Repubblica, il quale riteneva che il Parlamento sciolto non fosse legittimato a discutere i rinvii presidenziali. La tesi presidenziale fu contraddetta dalla esplicita volontà parlamentare di riconvocarsi per discutere i messaggi presidenziali e, in quell’occasione, fu riapprovata una delle leggi rinviate dal Presidente della Repubblica.
(tratto da R. Bin, G. Pitruzzella, Diritto pubblico, Torino, Giappichelli, settima ed., 2009, 205)